La sala piena
cONVEGNO DEL 10° ANNIVERSARIO

Per fare il punto dopo dieci anni dalla sua costituzione il Consorzio Castanicoltori ha organizzato un convegno che si è svolto domenica 24 febbraio 2019 al Museo della cultura rurale prealpina di Brinzio.

Ad aprire l’incontro, moderato dal coordinatore del Consorzio Luca Colombo, un ricordo intenso di uno dei Soci fondatori, Piero Cinchetti, scomparso due anni prima. Anche nel susseguirsi dei relatori molti hanno dedicato a lui qualche pensiero, a testimonianza di come questo progetto di valorizzazione della castanicoltura locale vada ben oltre le pratiche agronomiche e il recupero dei boschi, ma sia un valore sociale forte che lega e appassiona tutti i suoi attori.

Aprono i lavori il Consigliere del Comune di Brinzio ed anima del Museo, Roberto Piccinelli, e il Presidente del Parco del Campo dei Fiori, Giuseppe Barra. Entrambi raccontano la storia di questi luoghi legati alla castanicoltura fino agli ultimi anni da cui è scaturita la nascita del Consorzio e i nuovi progetti in essere. Testimoniano il continuo legame con il castagno, certificato anche dai programmi che il Parco sta mettendo in campo anche oggi. 

Segue l’intervento di Dario Bevilacqua, Direttore delle Operazioni di Spegnimento nell’ambito dell’antincendio boschivo, che ha mostrato come la presenza di selve castanili attorno agli abitati possa essere un elemento di sicurezza importante per la tutela degli stessi dai rischi di incendio. Bevilacqua propone di inserire la presenza delle selve nella cartografia specifica dedicata alla prevenzione e lotta degli incendi ed invita i Comuni a ragionare concretamente sulle selve come strumento importante di gestione del territorio, sottolineando come fare sinergia e collaborare con gli attori locali, anche su temi apparentemente molto distanti, sia non solo possibile, ma elemento di successo.

Si susseguono quindi gli interventi più tecnici legati alla castagna con la dottoressa Marilisa Molinari che sottolinea l’importanza di agire puntualmente per mantenere pulite ed in salute le selve, fornendo indicazioni su come contrastare i principali problemi di gestione fitosanitaria. Giorgio Moretti, presidente dell’associazione castanicoltori della Svizzera italiana affronta una delle minacce principali alla castanicoltura locale, mostrando come il cambiamento climatico in atto sia già un fattore ben presente in Ticino e non solo. Deve essere affrontato seriamente agendo su più elementi in un sistema complesso.

Gianbattista Tonni, del Comune di Serle, ha portato la giovane esperienza del ritorno alla castanicoltura attiva nel suo territorio e la necessità di fornire una carta di identità ad ogni pianta tramite l’analisi genetica. Dal DNA alla propagazione delle specifiche piante, con l’intervento di Marco Nigro, docente di coltura in vitro e Remo Chiozzotto del Dipartimento di scienze agrarie e ambientali dell’Università degli Studi di Milano che hanno mostrato i progressi nei tentativi di micropropagare le varietà locali di castagno, fornite dal Consorzio.

Molta sorpresa e interesse ha suscitato l’intervento di Mario dell’Agli, del Dipartimento di scienze farmacologiche e biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano che ha raccontato come gli studi condotti sulle castagne locali abbiamo dimostrato come alcune di esse abbiano un elevato potenziale antinfiammatorio per l’apparato digerente e come questa caratteristica cambi significativamente da varietà a varietà.

Niccolò Mapelli, della Comunità Montana Lario Orientale e Valle San Martino ripercorre la costruzione della rete di castanicoltori lombarda formatasi negli ultimi anni grazie ai progetti portati avanti assieme, una rete solida che continuerà a lavorare congiuntamente.

L’ultimo intervento tecnico ha visto la presentazione da parte di Massimo Raimondi, dottore agronomo esperto in castanicoltura, di un grande progetto di recupero e riqualificazione di selve castanili che il Parco Campo dei Fiori, in collaborazione con il Consorzio Castanicoltori, sta per avviare nei territori di Brinzio e Castello Cabiaglio. Un intervento significativo per le dimensioni e finalità, legata soprattutto alla biodiversità degli ambienti naturali e al suo miglioramento. 

La lunga mattina si chiude con gli interventi di quattro Comuni su cui opera il Consorzio. Roberto Piccinelli di Brinzio, ribadisce la volontà di continuare il cammino intrapreso con il Consorzio fin dalla sua nascita, Marco Galbiati Sindaco di Castello Cabiaglio ammette la sua sorpresa di fronte ai tanti argomenti che ruotano attorno alla castagna confermandone l’importanza per il territorio. Anche il Sindaco di Orino, Cesare Moia pone l’attenzione su come la castanicoltura possa prendere nel prossimo futuro un’importanza anche economica di rilievo in controtendenza al diminuire costante della manifattura. Alessandro Boriani, sindaco di Luvinate si congratula per la mattina, contento di poter passare da un recente passato di invidia per quanto il Consorzio è riuscito a fare a nord del campo dei Fiori, ad una nuova fase di collaborazione sul suo territorio.

Le conclusioni vengono lasciate a Marco Boriani, esperto nei molti ambiti della castanicoltura regionale. Si congratula con i castanicoltori locali per la loro capacità di non fermarsi, di riuscire a continuare una costante progettazione basata sui successi ottenuti per fare continuamento un passo più avanti. L’invito rivolto loro non può che essere di continuare questo cammino, seppure difficile e faticoso, con caparbietà.

Una mattinata certamente densa, ma che ha tenuto incollati gli oltre ottanta presenti fino all’ultimo minuto, che rinsalda la collaborazione tra i soggetti operativi e le amministrazioni locali, dal Parco ai Comuni. Un’ottima premessa per i prossimi dieci anni di Consorzio.

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